Il Minore
La vita umana dal concepimento alla conclusione si dispiega sulle direttive fondamentali dei bisogni precognitivi di amare essere amato ed essere riconosciuto con dei valori all’interno di un rapporto confronto.
I neonati prematuri, privati del contatto tattile amoroso con le figure parentali rifiutavano l’alimentazione ed il vivere.( Foto neonato)
Le tappe evolutive della prima e seconda infanzia della latenza della pubertà dell’adolescenza e della giovinezza sono pilastri di fondazione dell’intera struttura di personalità.
La ricerca del Bene Esistenziale che non coincide semplicemente con il successo sociale implica un percorso di crescita formativa individuale con lo sviluppo delle proprie capacità intellettive, adattive, affettive, relazionali e sociali più varie.
Dalla totale dipendenza del neonato alla coscienza dei propri bisogni (anche quelli di dipendenza) che dovrebbe caratterizzare il mondo adulto si snoda il percorso evolutivo cui ciascuno più o meno consapevolmente è chiamato. Gli scacchi evolutivi i traumi, il personale carattere oltre alle personali caratteristiche di ognuno possono riflettersi in sintomi e disarmonie interpersonali oltre che interni alla persona.
Le relazioni significative, se disponibili, rappresentano con la loro energia emotiva istintiva motivazionale il carburante propulsivo della crescita.
Aiutare l’asse parentale, il corpo insegnante e sviluppare le sinergie tra questi due formidabili strumenti propulsivi alla crescita rappresenta a nostro avviso il primo intervento operativo concreto al minore.
In un secondo momento, dopo attenta valutazione si propone l’intervento sul gruppo classe e in selezionati casi, si possono proporre incontri singoli al minore che ne sentisse il bisogno.
Metodologia di intervento
La trasformazione delle dinamiche di gruppo può originarsi e riflettere le modifiche dell’operare dell’asse educativo genitori insegnanti.
Interventi educativi e di sensibilizzazione in spazi di piccoli gruppi (ad es. l’educazione ai sentimenti, l’emergere della sensualità, l’uso intelligente di internet: la trasformazione delle dinamiche di incontro col mezzo telematico, modelli di comportamento e rischi ecc.) .
La gestione del gruppo classe con la presenza di un operatore al fine di approfondire la comprensione del problema lamentato.
L’operatore in classe promuove un percorso esperienziale finalizzato a migliorare l’autoconsapevolezza, potenziare le capacità empatiche, sviluppare la creatività e incrementare le competenze relazionali. E’ necessario che le abilità emotive e relazionali, trovino riconoscimento nel processo di apprendimento accanto alle abilità scolastiche tradizionali.
La capacità di promuovere un’atmosfera socio-affettiva favorevole nel gruppo classe, facilita la concentrazione e l’apprendimento.
La creazione di spazi di ascolto in cui i ragazzi possano dar voce alle proprie difficoltà previa autorizzazione dell’asse parentale.
Pensiamo sia importante la presenza anche della figura maschile psicopedagogica per l’integrazione armonica della personalità.